Il cipresso toscano, detto anche cipresso nero, è un termine italiano per denominare una specie di pianta che ha il nome scientifico di Cupressus semprevirens Stricta, più nota a livello internazionale come cipresso mediterraneo, cipresso italiano o cipresso persiano.
Superata la disquisizione tassonomica sulla specie e la sua denominazione, chiamiamo questo esemplare comunemente cipresso nero grazie alle sue particolari foglie scure e cipresso toscano in quanto viene coltivato in modo massiccio nell’omonima regione. Resta il fatto che si parla sempre della stessa pianta, che fa parte della famiglia delle cultivar a foglie scure.
Si tratta di una pianta con una chioma molto allungata e dal colore verde scuro. La sua forma lo rende una pianta molto apprezzata per la creazione di viali alberati o siepi perimetrali.
Normalmente la fioritura avviene in primavera nel periodo tra marzo e maggio. Alla fioritura si susseguono i tipici frutti della dimensione di 2 – 3 centimetri e dal colore verde lucente, che diventeranno poi bruni e giallastri in fase di maturazione.
La coltivazione del cipresso toscano
Coltivare un cipresso toscano è abbastanza semplice. Sarà sufficiente collocarlo a circa 3 metri di distanza dalle altre piante nel momento della messa a dimora, in quanto tende a crescere molto, arrivando anche a 18 metri di altezza per 3 di larghezza.
La sua velocità di crescita è abbastanza moderata e si sviluppa solamente grazie a concimazioni periodiche e ad una buona manutenzione, che vedremo nelle prossime righe.
Cipresso toscano: cura e manutenzione
La coltivazione del cipresso toscano richiede costanti operazioni di potatura, concimazione, irrigazione. Da non sottovalutare inoltre l’operazione di pacciamatura del terreno, per favorirne la crescita.
Dopo aver messo in dimora le piante, nelle prime fasi della crescita, è necessario fornire loro un robusto sostegno per favorirne lo sviluppo.
Inoltre è fondamentale una potatura costante di almeno 2 volte l’anno, in modo da permettere alla pianta di conservare una forma ordinata e di svilupparsi nel migliore dei modi. I momenti migliori sono il mese di maggio e di settembre e ci concentreremo sui rami che si sono aperti verso l’esterno a causa del vento o delle intemperie.
In merito all’irrigazione bisogna abbondare nella fase iniziale per favorirne l’attecchimento. Superata questa fase saranno sufficienti le precipitazioni atmosferiche e ci sarà bisogno del nostro intervento irriguo solamente in condizioni di particolare siccità estiva.
Non è necessario utilizzare particolari concimi ma, se vogliamo favorirne la crescita, potremo sfruttare una concimazione con del letame maturo nella dose di 3kg per metro quadro di terreno intorno alla pianta a circa 70 cm dal colletto.
Vista la grande semplicità di cura e manutenzione diventa così una pianta perfetta per arredare il proprio giardino o il viale della propria casa, anche per i non addetti ai lavori. Se volete impiantare una pianta di cipresso toscano nella vostra casa, ci sentiamo di consigliarvi di visitare il sito web solopiante.it per saperne di più. All’interno della pagina appena linkata troverete un eccellente approfondimento tecnico sulle caratteristiche della pianta, con la possibilità di acquistarla direttamente online a prezzi realmente vantaggiosi in pochi rapidissimi click direttamente da casa.
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